Alcuni consigli
Come iniziare bene e continuare al meglio l'avventura in MTB
Premetto che mi considero ancora un esordiente! Pur avento presenti le nozioni tecniche base per la guida nelle varie situazioni, questi anni non sono bastati per togliermi quel sano timore per le discese + impervie ed accidentate; sui salitoni lastricati da quei simpatici pietroni lisci, verdastri e scivolosi fatico non poco a mantener la giusta traiettoria; spesso mi impunto ancora nei passaggi più ostici ed acrobatici; fiato e gambe vanno ancora sviluppati... insomma, rimango un fermone!
Dunque nessuna pretesa di insegnare il mestiere a chi lo sa già molto meglio di me, solo mi sento di dare qualche consiglio di base, o meglio esporre le mie riflessioni, dettate più dal buon senso che dall'esperienza; piccoli ma fondamentali punti che purtroppo vedo spesso, troppo spesso ignorati!
In MTB abbiate SEMPRE prudenza!!! Sempre ed ovunque! Sembrerà una considerazione banale finché si vuole, ma sono stufo di vedere sentieri stupendi (mai stati sulle Dolomiti?) vietati alle bici in seguito a fatti come quello di una ragazza sui pattini investita ed uccisa da uno scriteriato in bici che si credeva in gara nel parco del Valentino a Torino! I politici italiani in questo sono fermi all'età della pietra, prima lasciano la società nel Far West, senza educare o sensibilizzare i cittadini, poi in preda a spinte emotive, emozionali e demagogiche si danno alle repressioni e divieti più rigidi ed assurdi... Cercate quindi di tener a mente, anche se non ve ne dovesse fregar nulla della vostra sicurezza, che dietro quella curva strettissima che state affrontando a velocità da Downhill potrebbero esserci dei gitanti a piedi o un altro ciclista in senso opposto! Lasciate la velocità solo a quei punti dove la visibilità e le vostre capacità non la rendono pericolosa, ne per voi ne tanto meno per gli altri! Ricordate sempre che superata la velocità "a passo d'uomo", tra rami, radici e pietre, cadendo potete farvi e fare molto male!
Usate sempre il casco, ce ne sono di ottimi, leggerissimi e ben ventilati anche per cifre abbordabilissime, per chiunque! A volte basta solo rinunciare al modello della tot squadra ufficiale per avere un ottimo casco (numerosissime fessure per una ventilazione efficace, imbottitura modulabile per personalizzazione ed adattabilità totale, fasce di ritenzione e stabilizzazione alla nuca) spendendo meno della metà rispetto al prodotto dell'ultima stagione! Il materiale poi, pur ammettendo certe differenze, mi pare sempre polistirolo, sia per i caschi da 50 che da £ 200.000. Con ciò non voglio dire che i modelli top non abbiano qualità in più, tuttavia non trovo le giustificazioni che in campo moto differenziano un casco in policarbonato da 150 da un racing in fibra da £ 1.000.000. Dunque compratevi un casco ed usatelo! E'leggero, non impiccia e potrebbe esservi molto utile se vi capitasse di "testare" la durezza di quella radice nodosa e sporgente o di quella pietra un po' aguzza...
Protezioni extra: non rinunciate ad un paio di guantini, valgono molto più dei calli che si formerebbero altrimenti! Anche gli occhiali ampi ed avvolgenti hanno un'efficacia nascosta ma notevole: evitano le noie di aria, moscerini, rami, sabbia e fango sparati dalla ruota anterie. Io ho deciso di non rinunciarci più dopo essermi trovato accecato nel bel mezzo di una discesa a spron battuto... una volta mi è bastato, mai più! Per caso non ci ho speso una lira, usando un paio di occhiali avvolgenti trovati in regalo con della crema solare! Stranamente comodi e leggeri hanno un'ottima visione, priva di distorsioni... e non me ne vogliano le grandi marche! ;-)
Niente fuoristrada con bici da 4 soldi: se ho scelto per primo un mezzo non eccesivamente dispendioso, mi sono però subito posto una spesa minima da rispettare, sono molti infatti gli esperti che giustamente sostengono la pericolosità in fuoristrada di mezzi da meno di £ 4-500.000 se in acciaio e £ 5-600.000 se in alluminio. I buoni materiali e la manodopera hanno un costo al di sotto del quale non si può scendere senza barare su qualità e sicurezza! E lo prova l'esperienza di mio cugino, rovinato faccia a terra per rottura dello sterzo semplicemente scendendo da un marciapiede. Dopo aver rischiato un occhio e rimediate ampie escoriazioni al viso, non ha più voluto vedere bici da "supermercato" ed è corso a prendersi un gran mezzo, leggero ma pregiato e costoso per i suoi allenamenti!
Abbigliamento tecnico. Per esperienza personale posso dirvi che le vostre parti basse benediranno quei pantaciclisti aderenti e stabili tra le gambe, con fondello imbottito o la maglia tanto traspirante quanto protettiva contro l'aria in discesa, magari acquistati in offerta dal rivenditore preferito... ;-) Anche in questo caso, con un po' di accortezza nella scelta, sfruttando ad esempio le offerte di fine stagione e rinunciando alle divise di ultimo grido, della squadra o del "campione" che più si dopa, si può pedalare con molta più soddisfazione ed efficacia, senza spendere cifre inutilmente alte.
Procedere per gradi: inutile tentare imprese epiche e folli alle prime uscite, non solo le gambe ed il fiato non ve lo permetteranno, ma anche il cuore non ne sarà poi tanto contento! Meglio limitarsi all'inizio e progredire man mano con difficoltà in salita e km (lo avete vero un ciclocomputer? Inutile dire che ce ne sono di ottimi, impermeabili e poco costosi... ;-)). I miglioramenti saranno rapidi, riempiranno di soddisfazione e soprattutto non affaticheranno inutilmente l'organismo.
Idratazione: non quella di creme e cremine cosmetiche bensì quella provvidenziale della o delle borracce. Anche senza farsi prendere dal fanatismo per beveroni miracolosi iper-rigeneranti e reintegranti (ho visto spendere una piccola follia per un piccolo boccettino di... sciroppo di glucosio!!!), va benissimo l'acqua, magari con un goccio di limone, una punta di sale ed una di zucchero per i più funky, una pastiglietta di sali tipo Enervit per i più tecnici. Per placare efficacemente la sete è utile bere poco, man mano e regolarmente, prima ancora di sentirsi spremuti di ogni liquido. Non dimenticiamoci poi di rifornirci ad ogni fontanella, purché sicura, incontrata lungo il percorso.
Links: si, proprio così, correte alla mia pagina dei link e visitate i siti suggeriti, li ho trovati davvero utilissimi e ricchi di informazioni, dalla preparazione, ai consigli tecnici, alla manutenzione, assolutamente indispensabile se vogliamo che la nostra MTB ci porti per boschi in sicurezza e per molto tempo!
Volete saperne di più, avete commenti, pareri al riguardo? Vogliamo scambiarci qualche esperienza?
oppure scrivetemi!!!