I nostri resoconti! 

Anche se con un po' di colpevole ritardo (cfr.: Vita Bastarda®...), riporto pari pari il resoconto di un'avventura entusiasmante letteralmente inventata dal nostro carissimo Dr.Fagio® in Etiopia. In essa si sente appieno tutto lo spirito e l'entusiasmo che lo acompagna sempre ed ovunque, anche nelle situazioni e nelle realtà peggiori... Un esempio da estrapolare e tenere sempre presente... Buona lettura! ;-)

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Carissimi...
 
Vi spero tutti bene...!
 
Mi scuso se mi faccio sentire in questo modo....ma non stavo più nella pelle, anche mentre cercavo di scrivere, in particolare per i compagni di avventure motociclistiche... poi ho pensato di allungare la lista dei destinatari dato che molti dicono che non ci sentono da tempo...
 
Cose più serie alla prossima...per ora accettate queste...
 
Max

Cosa dire di due giorni a zonzo con la moto per l'Africa (parolona dai, non "spantegare" troppo...), non quella che ti dipingono nei tour organizzati, ma bensì quella vera..., quella della gente, delle cose "vere", dell'improvvisazione e della lotta per la sopravvivenza?

Ebbene sì dopo essere arrivati a Dilla, 450Km sud di Addis con il solito Toyota, ho scoperto che, come già mi era successo nel lontano 1988, esistevano ben due moto nella suddetta missione... Una era danneggiata al cambio e non funzionante, un vecchio ma brillante due tempi Suzuky 250. L'altra messa "un po' meglio"...

Non ho resistito di fronte al sogno di potermene gironzolare liberamente per le "piste" che dirigono verso il lago "Abaya", a circa 90 Km da Dilla... Sulle rive di questo lago vivono la gran parte delle specie animali africane, quelle dei documentari per capirci...

Mi sono fatto quindi dare le chiavi di un vecchissimo Honda xl125. La scusa? Vado qui vicino, a fare un giretto... al lago Abaya (Margherita in italiano) il vecchio motore 4 tempi però, è molto "affidabile" ho pensato, anche se lo stato di conservazione lasciava alcuni inquietanti dubbi anche solo circa la possibilità di essere messo in moto... Dopotutto, al ritorno ho scoperto che, anche se usato, lo avevano pagato solo 500 birr, circa cinquanta euro... e che qualche salesiano, "randagio" più di me, gliene aveva già procurate di "sollecitazioni da fuoristrada"...

La cartina appesa all'ingresso della piccola sala da pranzo aveva fatto scaturire in me un eccitazione irrefrenabile. L'avevo memorizzata per bene...d'altronde per il mio "obiettivo" era "segnata" una sola strada.. Strada? Cosa significa una serie di trattini intermittenti? Le strade di solito non sono segnate in rosso o in giallo sulle cartine??? Ma sì dai, da queste parti si usa così!...che giustificazioni bisogna dare a volte per poter fare "le cose giuste"... ...e poi, "non sono mica un incosciente", cercavo di convincere gli altri che esprimevano dubbi in proposito...

Il sabato sono arrivato a circa metà strada, con una passeggera al seguito, Patrizia di Arese... Cristina??? ...beh, poveretta!!! Questa volta mi sono sentito proprio saggio (hi! hi! hi!) Direi che non era proprio il caso che venisse, così sono uscito dicendo ad Abba Cesare di prendersene cura... e via si paaaaarteeeeee!!!!!!!!!!! ...D'altronde Patrizia aveva proprio voglia di provare ad andare in moto, ed io, con il sorriso sornione sulle labbra di uno che già sa le pene che l'altro dovrà patire, le ho detto "Vieni pure, non ti preoccupare, io di solito vado piano e sono prudente....!!!" ...sigh...poveretta...

L'euforia era tale che uscendo sventolando le chiavi, avevo preso solo il marsupio con la macchina fotografica ed avevo dimenticato anche di guardare se c'era benzina nel serbatoio...che incosciente...ma era quella sana incoscienza dettata da un'incredibile voglia di vedere se ancora ero capace di stare in sella...

...Beh potete immaginare...nemmeno cento metri e via, il primo salto per evitare una buca profonda, con tanto di sguardi allibiti dei bambini sul cancello della missione e dello "zebegna" stesso che mi gridava dietro strane ed incomprensibili parole in amarico... e poi il resto che sarà meglio non raccontare, tanto mi conoscete...Vi dico solo che mi ero dimenticato anche che non ero solo, se non che, all'improvviso, ho visto i piedi della sprovveduta e malcapitata passeggera arrivare ad altezza manubrio... sigh! ...così ho pensato che dovevo rallentare un poco e cercare di evitare qualche buca...

Dicevo appunto che siamo arrivati circa a metà strada perchè poi abbiamo ........forato il posteriore....sigh!!!!!

E chi ci pensava ad una simile evenienza...??? Era tutto così bello!!! Solo il passaggio improvviso di qualche asino e di qualche capra aveva leggermento turbato la spensieratezza del viaggiare...

Ed ora cosa facciamo? Senza telefonino è chiaro, perchè qui non sanno nemmeno che forma abbiano, senza camera d'aria di scorta appunto, almeno l'avessi avuta...avrei ritentato ciò che già era successo all'Isola d'Elba con la povera gomma del disperato Paolone, pensavo tra me...e per di più con la passeggera in evidente crisi di sfiducia sia nei miei confronti, sia nei confronti della notte che si avvicinava, e con essa le iene....(avete presente il Paolone quando vede tutto grigio e sembra che ormai sia giunta l'ultima ora???!!!)... Beh non è andata poi così male, perchè una moto è pur sempre una moto anche con una gomma bucata, ho pensato tra me... e così abbiamo fatto una quarantina di Km con la gomma a terra... povero cerchio!!! Ma d'altronde non c'era altra soluzione....non potevamo certo spingerla... è vero che non era l'Africona con i suoi 220 Kg, però vi assicuro che faceva già caldo abbastanza....

A Dilla mi sono fermato dall'unico "gommista" ...si fa per dire... (vedi foto!!! stile rivista motociclismo...) ...Ho dovuto praticamente rivivere lo smontaggio della gomma del Paolone all'Elba, appunto, perchè il "gommista" aveva non pochi problemi...va beh... è andata anche questa, e con soli 6 birr (equivalenti a circa 1.000 delle vecchie lire....)...3 birr per ogni buco, infatti erano due...

L'indomani si ritenta, ma questa volta da solo, penso tra me e me (...che è meglio...ndr)

Sveglia alle 6, anche perchè l'idea non mi aveva fatto dormire molto... Purtroppo a quell'ora è ancora buio, e così, dopo un'abbondante colazione a base di uova al tegamino da me cucinate e accompagnate da un pane locale, la "chita", via che si parte... ...quasi tutti ancora sono nel letto, dato che è domenica...

La sera prima, ero però andato nell'officina della missione, dove ci sono anche i fusti con le riserve dei vari carburanti, ed avevo fatto un bel pieno di super...

Non vi dico che emozioni appena uscito dal cancello della missione.... Una sensazione di libertà infinita!

Nel cielo le nuvole erano infuocate dal sole che stava per sorgere, e la polvere rossissima dello sterrato si alzava al mio passaggio, dietro di me... Sguardi assonnati ed allo stesso tempo stupiti dei bambini si affacciavano sulla porta delle capanne e rispondevano alzando la manina ai miei cenni saluto....!!! Qualcuno osava pure cercare di corrermi dietro! Che spontaneità infinita i bambini (vedi foto...)

Che bello, penso, mentre canticchio nella mente la canzone degli 883 "basta un giorno così..."... Tutto il resto non c'era più...nemmeno la povertà profonda, ma dignitosa che stavo attraversando... Mi sembrava che il Mondo fosse davvero bello e che quelle immagini di bambini scalzi e spesso anche senza vestiti, che quelle capanne con qualche capra al di fuori, fossero parte di un sogno.... ...il tempo si era fermato per davvero!

...o forse stavo pensando troppo solo a me stesso...!

....sembrava davvero tutto bello, quando.....

Mi sembrava ad un certo punto di non avere più tra le mani due ruote in linea sospinte da uno scoppiettante ed irregolare motore, ma bensì di essere seduto sopra un grande budino... immaginate che sensazione si può provare....!!! NOOOOOOO!!!! ...Avevo forato di nuovo, e questa volta l'anteriore............!!!!! Ma che s........!!!!!!!!!! Avrei preferito arrivare fino al lago e poi....poi qualcuno mi avrebbe aiutato... Qualcuno? Ma chi, che ci sono solo pochi villaggi di una quindicina di capanne ciascuno... Porca miseria non è possibile! Rinunciare? Per forza....

Forse i laghi non sono la mia meta forte, dato che già il lago Naret aveva avuto le sue belle e soprattutto numerose avventure, prima che riuscissi ad arrivarci...

Ed ora che faccio? A più di un'ora di strada già percorsa...??? Sì, certo che questa volta avevo detto dove andavo... Sarebbero certo venuti a cercarmi con il Toyota, quando si fossero resi conto che ero troppo in ritardo.... Vabbeh... Dopo dieci minuti sconsolati seduto per terra di fianco alla moto per dovervi rinunciare, e senza non aver dato della "stupida" alla povera gomma, ho pensato di nuovo che una moto è sempre una moto, anche con gomma anteriore a terra...

...e così in un paio d'ore, a non più di trenta all'ora, con la gente dei villaggi che vedendomi con quello stile da "ubriaco" probabilmente pensava fossi uno stregone o peggio avessi masticato del "ciat", sono tornato alla missione... Sguardi stupiti di chi lì mi attendeva, e numerose risate di presa in giro... Vabbhe, dopotutto l'avrei fatto anch'io al posto loro... ...ma siccome l'orgoglio ce l'ho anch'io, non una parola sull'accaduto, solo sguardi fulminanti...

Poco consolante la "Bedele Beer" in compagnia dell'amico "Gianga" (davvero un "grande" da conoscere, ...ndr)

Beh, insomma solo durante il viaggio di ritorno ad Addis ho avuto la forza di rispondere alle pressanti domande dei miei "compagni di viaggio"... ...ma ormai la strada era quella del ritorno...

Se ci penso? ...colori, sensazioni, profumi (non sempre tali...), orizzonti lontani, sguardi di bambini, attimi vissuti che sono solo miei....questo RIMANE DENTRO e non lo posso dimenticare! Qui il tempo non è lo stesso. Tutto ha una dimensione diversa dalla "nostra", quella "occidentale"... ...chi non ha visto, non ci è stato, e standoci non ha lasciato spazio nel cuore,...beh, non può comprendere...

...forse un po' è anche colpa di certi mezzi, o forse non si è poi così forti come si vuol far credere...

L'Africa ti ruba il cuore sul serio. Il "mal d'Africa" esiste, lo sento... Ora è anche mio...o forse lo era già e l'ho riscoperto...

Max