Qui troverai descritta la nostra attrezzatura da Motocampeggiatori, per ogni articolo cercherò di sintetizzare pregi e difetti riscontrati con l'uso. Sottolineo che le valutazioni possono per certi aspetti esser soggettive!
Premessa: a mio parere il viaggiare in moto porta un senso di libertà unico e tale pregio impagabile, per esaltarsi al massimo, non può esser vincolato da prenotazioni ed elevate spese alberghiere. Lo so, la camera pulita con la doccia calda è un gran comfort, ma il mio animo vagabondo, randagio ed incline a cambiare itinerari e programmi strada facendo, si abbina decisamente meglio ad una tenda da montare dove capita, a volte anche in campeggio libero, nei casi più fortunati scovando una camera privata in affitto.
E' questione di filosofia, scelte ed abitudini. Nonché a ben vedere, disponibilità economche...
BAGAGLIO ESSENZIALE:
Ecco dunque elencato il bagaglio che un tipico Mototurista del TAZZA TEAM!® si porta appresso in una motovacanza (clikkando su alcune voci accederete ad una descrizione un po'+ dettagliata):
Tenda igloo, fantastica per leggerezza, spazio interno, resistenza a vento ecc...
Materasso gonfiabile, leggero e comodo, decisamente meglio del nudo terreno...
Sacco a pelo di diversa capacità isolante, a seconda della stagione.
Telo sottotenda, per un miglior isolamento dall'umidità e protezione del catino tenda.
Lampada frontale, è quel classico attrezzo che ignori finché non hai, trovandolo poi indispensabile.
Torcia, che sia robusta, con scorta di pile, meglio se biluce: diffusa (interno tenda) e concentrata. Sostituibile dalla lampada frontale.
Mini lanterna porta-lumini, per creare atmosfera la notte tra le tende, tra un the ed un biscotto alla Nutella...
Candele, come sopra.
Seggiola ripiegabile, piccolo e leggerissimo treppiede in alluminio e tela: non tutti ne sono dotati, ma ha fatto furore!
Pentole e stoviglie, in alluminio o sottile acciaio le prime (leggere e subito calde), le seconde in plastica robusta.
Kit posate ripiegabili e tazze inox.
Cordino stendiabiti e mollette, parecchi metri per poterlo stendere ovunque.
Cordino multiuso, tipo corda da montagna leggera, indispensabile p.es.: sui traghetti.
Kit personale igiene: anche i "Rambo" apprezzeranno crema solare e stick labbra dopo un giorno di sole o polvere...
Kit ferri per moto, senza esagerare ma il più possibile completo per la propria moto, non si sa mai...
Fast gonfia e ripara gomme, in casi estremi, ma non contateci (poi intasa le valvoline...).
Leve e camere d'aria per eventuali forature "cattive" (l'esperienza Bastarda®...).
Provviste tipo buste liofilizzate ecc., per cene a tarda notte e simili "emergenze", peso irrisorio e se ben scelte, quasi buone.
Bottiglia d'acqua in plastica da 2 litri.
Sacchetti in quantità.
Cinghie, corde e reti elastiche (ragni) in surplus.
Multiuso svizzero, tipo Voctorinox.
Un vecchio quotidiano, per accendere il fuoco, imballare, proteggere varie cose.
Vi sono poi cose si indispensabili, ma che è inutile portare in multipla copia per OGNI moto, meglio dividerle, incaricando per ogni voce, una persona. L'importante è prevedere eventuali future separazioni del gruppo, per evitare che qualcuno ne resti privo. In tal moto il risparmio di spazio e peso è notevole.
Tanica d'acqua, di quelle in politene deformabile, leggere e pressabili se vuote, espandibili, quando piene (da utilizzarsi se si prevede una giornata di campeggio libero, o per una doccia in spiagge isolate).
Spray per catena, anche in vacanza, dopo sterrati polverosi facciamo il possibile almeno per risciacquare un po' le moto ed ingrassare la catena. C'è chi usa per economia di spazio l'olio motore che scioglie la morchia e fa un gran bene alle maglie, ma poi povera moto e bagagli...
Eventuale olio motore (se questo ne consuma...).
Fornelletto a gas, un paio + 1 di scorta bastano per il solito gruppo di 6-8 persone.
Sale, olio, zucchero, aromi, menta ecc. per render un momento piacevolissimo la cena preparata con pochi mezzi, molta fantasia e tanta stanchezza la sera.
Lampada a gas, ingombrante ma la sera, quando ci si ritrova assieme fuori dalle tende, crea luce in quantità anche se con meno atmosfera rispetto a candele e lumini...
Mazzetta per picchetti, snobbata dagli Amici, me la vedo sempre sottratta da chi diceva che "...tanto van bene anche le pietre...".
Kit medicinali.
Detersivo per stoviglie.
Nutella, in confezione famiglia, col caldo estivo si fa cremosissima...
Ci sono poi le cose personali, vestiario, occhiali da sole, cappello, bandana, pipa, accendini, carta, penna, macchina fotografica, crema solare ecc., che pur se indispensabili, sono lasciate alle esigenze dei singoli.
Come evitare di stracaricare la moto, o all'opposto, di mangiarsi le dita per aver dimenticato qualcosa di essenziale? Semplice: si commetteranno a turno entrambi gli errori e con 2 o 3 vacanze si avrà imparato... ;-p
SUGGERIMENTI GENERICI:
Anche se il carico sparso fa molto "nomade" meglio un borsone o un grosso zaino per raccogliere tutto, nel caso siate single, borse laterali nel caso siate in compagnia di un/a passeggero/a. Il tutto in aggiunta al baule posteriore, ultimamente da molti mototuristi sostituito con sacche a rullo impermeabili.
Per fissare carichi pesanti, molto meglio le cinghie delle corde elastiche! Queste possono esser una sicurezza in più se proprio si vuole, ma ho notato che ne servono troppe per stabilizzare carichi pesanti, rimanendo sempre... elastiche! Le cinghie inestensibili sono molto più sicure e stabili, nonché praticissime se dotate di sgancio con sicura. Ah, tra le elastiche è meglio orientarsi verso quelle con grossi fermagli plastici (sono comunque robustissimi) piuttosto che i pericolosissimi ganci in ferro (nonostante tutte le attenzioni state certi che prima o poi ve ne "partirà" una ed allora ci sarà solo da sperare di non esser in traiettoria...).
Su certe moto le borse laterali possono destabilizzare l'assetto, es.: la leggera e sottile Gilera RC 600 del buon Cecco, che si comporta meglio con il carico posto sul sellone, piuttosto che lateralmente.
Chi ha carico esterno ai vari bauli, tenga sempre a portata di mano un bel copri-zaino impermeabile...
Tenda igloo: personalmente non ho provato a dormire in canadesi od altro, ma mi è bastato vederle ai campeggi e soprattutto vederne gli ingombri una volta smontate, per capire che è l'igloo la tenda del mototurista! Una bella cupola che all'interno è sufficientemente spaziosa, ripiegata pesa poco ed ingombra meno, si monta al volo (dopo un minimo di pratica) e se ben controventata è stabile anche con forte vento. Un consiglio: anche per dormire in 2, scegliete sempre una tenda da 3 posti!!! Prezzo, ingombro e peso sono simili, ma lo spazio sarà vivibile; in caso contrario dovrete davvero adattarvi!
Per una strana coincidenza (o forse no?!?), nel gruppo tutti hanno tende Ferrino, ci sono anche altre buone marche, ma io devo dire che trovo certi particolari davvero ben rifiniti ed il catino pur leggerissimo della mia precedente tenda mi ha meravigliato per la reale impermeabilità anche in una notte di diluvio! Senza contare che dopo anni d'uso pare ancora nuova... Ecco ora i modelli:
Svalbard: usata dal Dottor Fagio®, è adatta anche al campeggio in montagna ed a bassa temperatura, molto spazio, 2 absidi utilissimi per stivare borse e bauli mantenendo sgombra la zona notte, nonché 2 entrate. Per le caratteristiche che ha, mantiene un ottimo peso, 4.4 kg. Ha il vantaggio di una gran versatilità: le due porte contrapposte le danno un'incredibile ventilazione anche nelle notti + afose, mentre la falda perimetrale a terra si può sollevare (fissandola con clips in dotazione) per aver la massima ventilazione od abbassare per mantenere il calore interno. Anche le cuffie di aerazione sono modulabili.Non è un caso se col tempo, considerando anche la versione successiva, dopo profonde analisi, ben tre membri del Team la abbiano adottata...
Svalbard III T9 4000: molto simile al modello precedente, offre in più 2 finestrelle oscurabili sugli absidi, un accesso diversamente sagomato, tetto interno nel sottotelo apribile con zanzariera, per una ventilazione ottimale, fissaggio della falda semplificato, ma soprattutto nuovi tessuti. Devo dire che se la precedente Enduro 3 era già una gran tenda, limitata solo nell'uso in condizioni estreme (gran caldo, gran freddo, + persone con molto materiale al seguito), questa nuova è davvero un portento! Spazio in abbondanza, all'interno per le persone ed all'esterno per i materiali, avendo comunque tutto ben protetto e riparato. Incredibile davvero se non la si prova, l'adattabilità alle diverse condizioni meteo: con un caldo record in Sardegna (agosto 2003) i due accessi contrapposti il sottotetto apribile e la falda sollevabile, captavano ogni refolo di brezza notturna ed anche in caso di calma assoluta, aprendo tutto, non abbiamo mai sofferto! In caso di notti fredde poi, basta agire all'inverso, chiuder tutto o quasi e star certi che l'eccellenza dei tessuti impiegati ci isolerà al meglio. Non mi sono poi ancora spiegato come, pur chiudendo le prese, la tenda non faccia condensa... tanto meglio e tanto di cappello alla Ferrino!
Enduro: in dotazione a Cecco e precedentemente da Alex, ottimo compromesso prezzo/prestazioni, ripiegata occupa pochissimo spazio, ha un solo ingresso ed un solo abside, ha il sovratelo rialzato, quindi ben ventilata d'estate ma limitata in caso di grande freddo. Molto leggera, 3.7 kg.
Enruro 3: ex tenda del sottoscritto, come la precedente, si distingue solo per il catino in materiale più leggero, pur se totalmente impermeabile (anche se le apparenze direbbero il contrario dell'esperienza). 3.5 kg.
La Ferrino Svalbard T9 4000 del Dottor Fagio® e la sua scheda
La Ferrino Svalbard 3 T9 4000 in dotazione ad Alex Tacchino® ed al Capitano®
Materassino: ci sono diverse soluzioni. La prima, secondo il rude Ribolzi (cfr.: Davide alle pagine Foto e TazzaSoci®, per aver un'idea del soggetto), prevede la tecnica dei più rocciosi cinghiali... ci si prepara un giaciglio dato dal solo sacco a pelo e ci si addormenta sul fondo della tenda. Ma la schiena non ne è molto contenta e se la stanchezza non è da privato alla Dakar, si passa la notte a contare sassolini e rametti incastonati tra le scapole...
Molto meglio allora un materassino gonfiabile, da scegliere tra quelli in plastica, piccoli, economicissimi e leggerissimi (ma facili alle forature) o quelli in gomma telata, costosi e moooolto più pesanti ed ingombranti, ma robusti e decisamente comfortevoli, nonché di facile sgonfiaggio. Da preferire in generale modelli con il cuscino gonfiabile separatamente e possibilmente senza valvoline (altrimenti si perderà + tempo a sgonfiarli che gonfiarli...)
Ci sono poi gli autogonfiabili, praticissimi ma decisamente + ingombranti, nonché costosi.
Sacco a pelo: gran bel rebus! Si, perché se si deve andare in montagna basta scegliere uno degli ottimi modelli in piumino tecnici (personalmente ho un 8848 Q8, suggerito fino a -25°C, testato con gran caldo intorno a + 5°C). Sono leggerissimi, pesano pochissimo e ci dormi di lusso. Ma per un assurdo incredibile, se ti serve un modello leggero ed estivo, cominciano i guai. In commercio ci sono infatti quasi solo prodotti per nulla tecnici, nati per chi ha camper o roulottes, pesanti (come kg) ed estremamente ingombranti, poco ripiegabili, improponibili per un turismo in coppia. Solo ultimamente sono stati prodotti modelli estivi dai buoni contenuti tecnici, ripiegabili in un piccolissimo astuccio e leggerissimi.
Il Dott.Fagio® ha ovviato col tecnicissimo Ferrino HL Micro: 0.75 kg (!) di leggerezza per un mummia che si ripiega in un ascuccio!!! Ma è pur sempre un sacco per temperature da +3 a + 10°C...
Personalmente ho testato come sacco prettamente estivo un Ferrino LighTech 700 SQ, dal sorprendente peso di 700 grammi con ingombro ridottissimo. Dato per temperature minime fino a 10°C, è più estivo del precedente ed ha richiesto una felpa per dormire in agosto in zone di montagna all'interno della Corsica. Per i casi difficili, un 8848 Q8 in piumino (min. -25°C) mi mette al riparo da brutte sorprese e tremori. In tali casi Ombretta dorme invece in un più moderno ed efficiente 8848 Denali 600, piumino 90/10, per un peso minimo ed un potere isolante eccezionale, uniti ad ottime rifiniture, costruzione accurata e prezzo abbordabilissimo (trovato in offerta da Longoni a 99€), non posso far altro che consigliarlo!
Telo sottotenda: personalmente ho provato il cellophane ma è troppo pesante, dunque uso uno di quei teli in striscie intrecciate e plastificate. Questi teli sono robusti ma leggerissimi ed hanno anche dei comodi occhielli per picchettarli assieme alla tenda. Nella misura di 180x250 cm si adattano alla perfezione, isolando anche l'abside.
Lampada frontale: utilissima per muoversi in campeggio, passeggiare di notte, armeggiare e cucinare a mani libere, dona la fantastica sensazione di "illuminare con uno sguardo"! Mi sento di consigliare vivamente l'acquisto di un moderno modello a led. Il costo apparentemente elevato di 30-50 € richiesto per un modello come la Lucido T7 (antiurto, impermeabile, ad inclinazione e luminosità regolabile) è ben compensato dal consumo irrisorio e dalla robustezza dei led stessi: 3 pile stilo possono durare fino a 270 ore!!! Al di la del fattore ecologico, in poco tempo si ha un gran risparmio effettivo. Unico difetto riscontrato in tale modello è il meccanismo di accensione a rotazione del corpo lampada: col tempo i contatti ointerni si allentano e possono far cilecca, ma basta svitare il tutto e ridare delicatamente la corretta angolazione alle lamelle di contatto. Nota di merito anche per il modello Keen Ray a 3 led: economico e robustissimo, con corpo lampada separabile e dotato di clip, pronto ad esser attaccato ovunque.
Nutella: noi le riserviamo sempre un angolino nel bauletto. Abbinata ad una baguette, ad un pacchetto di biscotti o a tante dita (pulite!!!) ha poteri magici nello smussare incomprensioni, risollevare il morale anche quando, dopo una giornata lunga e faticosa, magari non si trova neanche un campeggio libero...
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