La mia MTB nei dettagli
I motivi delle scelte tecniche di un mezzo per iniziare l'avventura tra i boschi.
Forse questa pagina farà sorridere i ciclisti più tecnici, quelli più esperti, quelli che si sono potuti permettere ben altri mezzi. Che senso può avere infatti l'analisi tecnica (che gran bel termine...) di un mezzo scelto così semplice? Non si tratta mica di un fior fiore di MTB, anzi... obiezioni più che legittime, tuttavia penso che certe scelte che ho operato potrebbero esser condivise da chi vuole iniziare a pedalare in fuoristrada, con un mezzo il più possibile leggero e robusto, compatibilmente però alla necessità di non spendere un patrimonio per un mezzo inutilmente sofisticato, che poi magari qualcuno abbandonerà anche in breve tempo...
Personalmente all'atto di scegliere la mia MTB non nego che navigavo in una gran confusione, nonostante la preventiva lettura di parecchie riviste e pubblicazioni di settore. Anzi, sono state proprio le riviste a mandarmi "in palla", dedite alla prova ed alle lodi di telai da 3-4 milioni, forcelle da oltre il milione, mezzi completi che venivano quasi denigrati come "semplici MTB escursionistiche" se restavano sotto i 4-5 milioni di prezzo... Ed io che volevo stare ben sotto il milioncino di spesa... Quanta frustrazione! :-( Poi i dubbi: acciaio od alluminio, ammortizzata o no, se si front o full?
Poi la visita alla Speed Cross/Sempion, una bella chiacchierata con gli addetti per chiarire le mie REALI esigenze, il desiderio di un mezzo discretamente leggero, sicuramente robusto (da non emulare il cugino crossista che allenandosi con una pseudo-MTB da mercatone ha rotto lo sterzo scendendo da un marciapiede, conservando ancora qualche cicatrice...) e la scoperta che restando sotto le £ 800.000 si poteva avere una siffatta bici con la seguente componentistica:
telaio in alluminio 7020: taglia 20.5", geometria classica, con tubi orizzontali ed obliqui a sezione ovale-allungata, carro posteriore dai foderi sagomati ad "S" per aver gran robustezza, saldature davvero ben eseguite, finitura naturale, non verniciata. Il tutto dimensionato per aver affidabilità, pur rimanendo più leggero di un telaio in acciaio di pari fascia.
Forcella ammortizzata Suntour 6200: raccomandatami per il telaio in alluminio, molto rigido per natura, vista la gran sezione dei tubi, scelta senza regolazioni ed a molle ed elastomeri, non avendo pretese agonistiche, guadagnando così in semplicità e leggerezza. 50 mm di escursione e 1.540 gr di peso.
Gruppo Shimano Acera 7x3: permette di avere qualcosa di più rispetto ai precedenti Sis ed Altus, senza il forte aumento di prezzo richiesto dal successivo Alivio. Se esigenze particolari non richiedono rapporti 8x3 o 9x3 il risparmio poi aumenta. Le pedivelle Shimano Acera, sicuramente non tra le più leggere, sono comunque in alluminio di buona fattura.
Dopo poche uscite la sella economica di serie, dal molestissimo profilo gobbuto è stata sostituita da una più tecnica e comfortevole Trimatic - Selle Italia, per l'estate è poi comparso un secondo portaborraccia sugli attacchi già predisposti del tubo verticale. Aggiunto poi con l'esperienza (e le forature...) anche un piccolo borsellino sottosella per camera d'aria di scorta o kit di riparazione e 2 brugole. Indispensabile anche il ciclocomputer per tener d'occhio i km, l'ho trovato indispensabile anche per riuscire a tornare a casa... in tempo utile! Le prime volte infatti è stato utilissimo con tempi e chilometraggi per programmare un forzato e preciso rientro, quando l'istinto mi avrebbe portato a vagare beatamente ed indefinitamente! ;-)
Ultima aggiunta, i pedali VP 131 in alluminio, a doppio uso (telaio da un lato, sgancio rapido dall'altro), abbinati a scarpette Adidas SyncLine.
Ecco la Tabella della configurazione attuale:
ELEMENTO |
PREGI |
DIFETTI |
Telaio in alluminio 7020 |
Geometria molto maneggevole, comportamento assai reattivo |
In certi passaggi, specie sulle rampe, se non si carica bene l'anteriore, risulta anche troppo reattiva |
Forcella ammortizzata Suntour 6200 |
Molto leggera, robusta, semplice, comportamento onesto per essere una molle/elastomeri |
Non ha regolazioni, non è un mostro di rigidità e precisione di lavoro, gli elastomeri rendono la forcella molto mutevole con diverse temperature |
Gruppo Shimano Acera 7x3 |
Se ben mantenuto e regolato non sbaglia un colpo ed è anche economico, praticissimi i comandi a levetta e "grilletto" |
I fratelli maggiori di gamma saranno certamente più precisi, veloci e leggeri, nonché con + rapporti |
Serie sterzo Modus H550 |
Robusta ed economica |
Necessità di regolazioni ripetute per recuperare i giochi |
Manubrio Zoom 170 - 6000 Alu Butted |
Discretamente leggero, robusto e molto ben rifinito, piega dritta e sportiva |
Nessuno |
Attacco piega Amoeba alluminio |
Abbastanza leggero, economico |
Sfilettatura di una sede vite, finitura non eccelsa |
Mozzi EU- BIcycle CO- Extra Large |
Discretamente leggeri, facile manutenzione |
Nonostante l'indicazione, non sono sigillati, necessità di manutenzione regolare |
Pedali VP Components mod.131 |
Gran versatilità: sgancio rapido da un lato, gabbia in alluminio dall'altra, non obbligano all'uso di scarpe tecniche, ben rifiniti |
Peso superiore ai singoli modelli a semplice gabbietta o solo sgancio rapido |
Scarpe Adidas Syncline compatibili SPD |
Prezzo contenuto, intersuola rigidissima in resina rinforzata, suola ben intagliata per l'uso off, stringatura per regolazioni precise, tasca per stringhe, ben aderenti ma molto comfortevoli, ottima fattura |
Nessuno |
Sella Trimatic Selle Italia |
Gran leggerezza, efficacia nella pedalata-non interferisce-gran comfort nonostante le apparenze dovuto al gel ed all'ottima sagomatura |
Sella sportiva, gli escursionisti puri potrebbero preferire un modello dal più ampio appoggio |
Appendici al manubrio JD Components |
Attacco in resina, impugnatura in alluminio, leggere ed economiche, efficacia in salita |
Se tenute basse (al contrario della pericolosa abitudine di molti!!!) nessuno |
Coperture Vee Rubber Semi-Slick sezione 1.95" |
Molto scorrevoli al centro, hanno tasselli evidenti ai lati, se tenute alla pressione raccomandata per il fuoristrada hanno una trazione superiore alle aspettative, versatilità, resistenza all'usura, adattabilità al fango (non si impaccano), economiche |
Sono un compromesso, chi va su strada vorrà gomme ancora più lisce, per un uso estremo e specifico in fuoristrada si possono scegliere modelli più specialistici |
Freni V-Brake "anonimi" |
Frenata superiore, più potente, rispetto ai Cantilever |
Difficoltà di regolazione dei pattini fissati in maniera simile ai Cantilever, gran consumo dei tamponi nel fango, leggera flessione dei braccetti che inficia la sensibilità e potenza massima, pur superiore ad un cantilever standard |
Freni V-Brake Shimano Alivio | Frenata ottima, molto potente, grandissima sensibilità e percezione alla leva, per la rigidità del complesso, prezzo accettabilissimo, facilità regolazione e centraggio dei pattini | Necessità di un minimo di abitudine per la gran potenza espressa ad ogni tocco della leva (ma la gran sensibilità aiuta subito) |
Ciclocomputer Echo J7 |
Economico, piccolo, leggero ed incredibilmente robusto, preciso (verificato su distanze fisse), con testata buona impermeabilità, facile da usare con un solo agevole pulsante, autospegnimento |
Non fa il caffè ne il cardiofrequenzimentro... |
Alcuni particolari (sella, appendici) sono diversi, altri di diverso colore (rosse le scritte, forcella, cerchi, portaborraccia), ma il telaio è identico e l'insieme rende l'idea del mezzo con cui pedalo!
Volete saperne di più, avete commenti, pareri al riguardo? Vogliamo scambiarci qualche esperienza?
oppure scrivetemi!!!