Pesca in Apnea: L'Attrezzatura del Capitano®

   Mimetizzazione fai-da-te delle pinne GFT

  Eccomi con l'ultimo capitolo della mimetizzazione casalinga dell'attrezzatura!

Dopo la muta liscia, di cui ho già postato i risultati >>>QUA<<< son passato alle pinne, schienalino e guanti estivi.

Per la cronaca, sottolineo che sono il primo a non aver affatto la certezza dell'utilità della mimetizzazione... per quel poco che son capace, qualche pesce l'ho preso benissimo anche con la muta nera e le pescate fatte finora con il mimetico di certo non mi hanno riempito il cavetto, stante le mie scarse capacità...

Però, una volta capito che l'importante è il movimento, accorto, lento e silenzioso, ho provato ad aggiungere anche questa carta. In particolare, creando qualche macchia di colore, un pò generica, lasciando zone nere, a creare ombre, alternando macchiette chiare, a simulare aree di luce.
Quindi non un mimetismo specifico per determinate zone, ma semplicemente un tentativo di spezzare un pò le sagome, giocando coi colori solitamente più presenti nei fondali: verde, un pò spento, marrone scuro, marrone medio-seppia, seppia chiaro.

Ho usato la stessa tecnica utilizzata per la muta, quindi una base legante di colla bicomponente neoprenica + polvere di pigmento + trielina, come diluente.
Sottolineo ancora una volta che con tale colla è indispensabile usare solo e solamente la "vera" trielina! I vari surrogati, avio, diluente nitrosintetico o altro, hanno lo strano effetto di addensare la colla, agglutinandola!
Come contenitori, piccole lattine, bacchettini di legno (ghiaccioli) per mescolare per bene e un pezzetto di spugna molto irregolare come tampone di applicazione. Nel caso si può provvedere a "pizzicare" con le unghie la spugna per renderla ancora più irregolare. Così le macchie saranno ampie ma "vuote", alternate e si eviteranno "patacche" eccessive di colla colorata.

L'elenco della spesa:


A) 5 barattolini di pigmento base in polvere, da serigrafia, acquistabile nei colorifici. In particolare ho preso:
    - verde
    - giallo seppia
    - ocra
    - bianco, per rendere la base più coprente e per schiarire le tinte
    - grigio antracite scuro, per scurirle

B) una spugna, a lacune molto ampie ed irregolari, per intenderci, simile a quelle naturali

C) bottiglietta di trielina. Fondamentale! Altri solventi non funzionano con la colla neoprenica, serve proprio la trielina, anche se ormai è difficilissima da trovare!

D) contenitori piccoli per miscelare i pigmenti e la colla

E) colla specifica per neoprene, bicomponente Adeprene. Attenzione, su suggerimento del produttore del collante, l'indurente non deve assolutamente superare il5% per evitare di irrigidire il neoprene!

Dal punto di vista operativo, per prima cosa ho pulito la superficie della muta con una passata mooolto leggera di trielina, facendo attenzione a non insistere!

Ho programmato di creare il mimetismo con 4 tinte, in particolare:

1 - Verde scuro

2 - Ocra scura

3 - seppia scuro

4 - seppia chiaro



Ed ecco la fotoguida - clikkateci sopra per ingrandirle! - :

 

Dopo aver ben pulito la superficie delle pinne con trielina, prelevo un cucchiaio di collante:

 

Ci unisco le tinte volute, in polvere, considerando che il pigmento base ha un'ottima resa. Nel caso, unisco diverse tinte, a volte scurendo col nero oppure aggiungendo anche un punto di verde, per smorzare i toni e non aver alla fine una tinta troppo vivace, controproducente:

 

Il passo successivo prevede la diluizione del preparato, per avere il collante molto fluido e che non faccia spessore, pur mantenendo buone capacità coprenti:

 

A questo punto bisogna miscelare bene il tutto, con pazienza, finché la fluidità è uniforme e soprattutto, finché il pigmento in polvere sia perfettamente disperso, senza lasciare grumi:

 

Ritaglio un pezzetto di spugna e dopo averlo ben intinto nel "mischione", creo a mio gusto le macchie mimetiche sulle pale, alternando quelle che saranno le zone nere d'ombra, quelle in cui far comparire i colori e quelle in cui ci saranno i toni più chiari, luminosi:

 

Ecco il risultato finale:

 

Nell'imagine compaiono anche lo schienalino e un guanto: sui prodotti in neoprene foderato questa tecnica non ci da gli stessi risultati, o meglio, è necessario usare una miscela molto più densa, altrimenti il colore non copre e rimane completamente assorbito dalle fibre. Altro serio difetto: la fodera, così trattata si indurisce tantissimo! Niente di preoccupante per qualche macchia su bermuda e schienalino, già bisogna stare attenti coi guanti, ma lo sconsiglio totalmente su una muta foderata!

Per chi volesse avventurarsi a mimetizzare le pale delle proprie pinne, buon lavoro!  

 

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