La Prima Volta Non Si Scorda Mai

Costa Azzurra, 5 - 25 Agosto 2007

Eh si, proprio vero. Come sarà possibile dimenticare quella che è stata la prima crociera in barca a vela, le prime vacanze passate trasportati dal vento, su un mezzo tanto sognato, tanto agognato, da non parer vero già il solo salirci sopra nei fine settimana?

Ed invece eccomi qua, dopo 2 mesi di lavoro matto e disperatissimo, nei brevi spazi offerti dai week end per metter in perfetta forma una barca ben tenuta ma che pur sempre ha addosso 18 anni di onorato servizio.

Eccomi qua, in una mattina di inizio agosto, luminosa e tranquilla, a rimirare per l’ennesima volta queste affascinanti linee da piccolo IOR, da intrigante “spaghetti Swan”, con quell’aria di famiglia che accomunava i Comet e i Grand Soleil fine anni ottanta.

Eccomi qua, ma ci credo davvero?!? Ieri con la paziente ed entusiasta Ombretta (consorte) abbiamo fatto l’ultimo spesone, ogni cosa è stata stivata con ordine maniacale con gran attenzione a bilanciare ogni peso, a sistemar tutte le bottiglie nel vani più bassi, sentine incluse.

Sappiamo che abbiamo tutto il necessario, che l’attrezzatura è a posto, i serbatoi pieni, l’entusiasmo alle stelle, la compagnia che ci seguirà in queste vacanze è di prim'ordine!

A bordo con noi infatti l’adorata gattina Zarina Arkangels’k Morning Glory, dolcissima ed adattabilissima Blu di Russia, che letteralmente stravede x i suoi padroni.

Compagni di rotta invece Fausto, velista di provata esperienza, concreto, tanto sicuro quanto prudente, sua moglie Elisa, dall’ineffabile e positivissimo carattere e loro figlia Valeria, come tutti noi irrimediabilmente appassionata per tutto ciò che gravita attorno al mare. La loro barca è Isis, uno splendido Hallberg Rassy 32 Mistress, classe 72.

Isis ha già lasciato il pontile x rifornirsi alla stazione carburante, noi lanciamo l’ultima occhiata complice alla nostra Moby Dick, Comet 303 del 1989, come a dirle: ecco, ora è il tuo momento, portaci verso il nostro sogno!!!

Ed un vero sogno lo sono state queste ferie, che cerco di seguito di riassumere ad immagini, per punti, evitando la noiosa cronistoria del diario di bordo, ma semplicemente cercando di comunicare i momenti che più rimarranno nei nostri ricordi.

Questo il turbine delle emozioni e dei ricordi che in queste ore grigie, fredde e piovose affollano la testa...

 

NEL PASSATO LE NOSTRE ORIGINI - clikka sulle anteprime x ingrandire le foto

            

E per non smentire le origini, il lupo può perdere il pelo, ma non il vizio! Anche perchè l'equipaggio ed i compagni di viaggio reclamano pesce fresco, possibilmente tonno, per un sushi extra fresco e tranci da grigliare a dovere. Un buon Capitano non può di certo farglielo mancare... ;-)

Peccato solo che le malsane abitudini piscatorie mi vincolino ad usare attrezzatura super leggera. Morale, quasi un'ora di gran fatica, con Ombretta che per la prima volta si è cimentata infallibilmente col raffio. Alla fine bagno ristoratore e frigorifero ben pieno.

 

Chi ben inizia...

Ed infatti, all'ingresso del Vieux Port di Nizza, veniamo debitamente cazziati dalla sirena della enorme nave da crociera qua sopra, x aver impegnato l'ingresso col fanale rosso lampeggiante! Al VHF ci avevano avvertito di cedere il passo ad una generica grossa nave, così abbiamo fatto, da bravi, aspettando l'uscita di un traghetto Corsica Ferries, dietro il quale però c'era il sorpresone...

 

NIZZA, PIACEVOLE SOSTA

     

Devo ammettere che nulla avremmo scommesso su Nizza, come possibile e piacevole sosta per una notte in porto! Invece siamo stati smentiti dall'ottima organizzazione della capitaneria che alla modicissima cifra di 23,00€ offre per un 30' ormeggio, acqua corrente e 220v in banchina, servizi con docce nuovissimi, ampi e puliti, con accesso riservato via tessera magnetica e, avendo con se un notebook, collegamento wireless internet gratuito! Sopportando poi quel minimo di brusio causato dal traffico (nulla di impossibile anche x un fanatico dell'isolamento come il sottoscritto) si ha tutta la gran scenografia offerta dal porto letteralmente incastonato tra i palazzi...

 

L'ESTEREL, IL GIGANTE ROSSO

        

E' una costante piacevolissima della Costa, in effetti ben poco azzurra e molto rossa... l'acqua si, è di un blu meraviglioso, ma si è rapiti parimenti da quelle rocce che tanto richiamano i Calanchi corsi di Porto. Cap Drammont poi, con l'alternarsi continuo di verdi pinete e rocce rosse è a dir poco suggestivo.

 

DUE FILOSOFIE A CONFRONTO

  

Per quanto io ed Ombretta siamo follemente innamorati della nostra creatura velica, non possiamo non riconoscere il fascino unico di Isis, con le sue linee taglienti, gli slanci pronunciati, sottile ed elegante come una manequin, dalla navigazione dolcissima sull'onda. Si, gli spazi interni son risicati, ma Isis è davvero un gioiello! Se già Moby Dick rispetto a certe barche attuali sembra agile e snella, pare tozza e dilatata in confronto all'eterea Isis. Sono in ogni caso barche che raccolgono ed esprimono l'enorme passione dei 2 armatori. Esperto e con un'enormità di miglia navigate Fausto, pivellino ma desideroso di "crescere" il Capitano.

  

Di certo, dal punto di vista velico, Moby Dick non ha sfigurato, sopperendo con le sue performace alla scarsezza del Capitano e dell'equipaggio... esaltante e reattiva, quanto sicura con buon vento, imbattibile e viva con le ariette leggere.

  

Di bolina raggiungendo Port Cros, al traverso-lasco verso le isole Lerins, ci ha regalato intensi momenti di pura vela, di quelli che non la smetteresti mai di correre in silenzio nel vento e sul mare... e questo non ha fatto altro che acuire e cronicizzare una malattia già tremenda: siamo ormai irrimediabilmente drogati di vela!!! E come non esserlo se poi Moby Dick si dimostra anche così accogliente e pronta a farci trascorrere ore così piacevoli anche quando è ferma in porto?!?

 

MARINA DI COGOLIN, CI FERMA IL MISTRAL!

Doveva esser una sosta breve, una notte prima di raggiungere Cavalaire o Lavandou, predestinate basi di partenza x le incursioni a Port Cros... invece il Vento ha deciso altrimenti. Ormeggiamo avversati da un vento già teso e rafficato, in un marina estremamente piacevole, organizzato e moderno, aiutati dai disponibilissimi ormeggiatori. Il tempo di rassettare la barca e si scatena un temporale violento e fulmineo. Nota curiosa: si dice che quando le rondini volano basso, annunciano pioggia... verissimo! Lo confermiamo, aggiungendo che quando le rondini si posano in gruppo sulla barca, la gattina di bordo va in crisi mistica...

Non facciamo quasi a tempo ad ammirarne le incredibili nubi che dietro appare prorompente un cielo terso, troppo terso!

Per 3 giorni il mistral ci farà compagnia, costringendoci in porto. Per fortuna il marina si rivelerà accogliente e molto piacevole, con numerosi shipchandlers che permetteranno qualche lavoretto sulle 2 barche ed un bel centro commerciale a 2 passi che fornirà la materia prima x indimenticabili cenette e dopocena! E chi se la scorda più quella torta delinquenziale che è la Tropezienne?!?

Per il resto passeggiate, foto e tanto relax... vacanza vuol giustamente dire anche quello!

                    

 

St.TROPEZ, IL DIVERSIVO

In effetti 3 giorni di sosta forzata, per chi ha voglia di far miglia, visitare, scoprire son tantini. Ci siamo quindi un pò distratti con una visita a St.Tropez sfruttando le numerosissime corse dei battelli locali. Visto il vento tesissimo e rafficato nella baia, non ci sembrava infatti il caso di crearci problemi muovendo le nostre barchette, per poi aver anche problemi a trovare posto nello storico borgo. Non sarà il massimo come tipologia di turismo ma una volta tanto ci può stare, x la felicità della parte femminile degli equipaggi!

        

In ogni caso, dopo tutto il cemento prepotente e l'edilizia squadrata e selvaggia di buona parte della Costa Azzurra, è bello ritrovare costruzioni tipiche, pur nel loro atteggiamento un pò snob. E qualche scorcio meritevole lo si trova anche qui.

Quando poi il mistral ci concede di riprendere la nostra navigazione, salutare dal mare, dalla nostra Moby Dick il campanile di St.Tropez è ancor più bello.

 

LAVANDOU, LA SOSTA "QUASI" IDEALE

In effetti un porto in se meraviglioso, acqua cristallina ovunque, all'interno pesci incredibili (orate, ricciole in caccia...), banchine con gli ottimi e stra-comodi fingers, paesino a portata di passeggiata serale, base comoda per le escursioni giornaliere a Port Cros e la sua imperdibile ansa di Port Man... ci ha poi offerto la surreale suggestione della nebbia in pieno agosto, incredibile!!!

                 

Peccato però sia funestato dall'adiacente disco bar 69, direttamente sul porto e meta di ragazzetti urlanti a qualsiasi ora della notte che sembrano voler disturbare apposta il sonno dei diportisti, con ogni tipo di rumore, musica e strillo. Incredibile che per 3 notti nessuno, direzione del porto o Police, abbia fatto nulla...

 

CAP D'AIL, LO STRAPPO ALLE REGOLE

La tabella di marcia in effetti prevedeva di sostare un paio di notti a Golfe Juan per chiudere le ferie con un'intera giornata di mare e bagni alle Lerins. Ma anche in questo caso il tempo e non solo, ha deciso diversamente, portandoci un bel venticello foriero di grandi soddisfazioni al traverso-lasco, ma anche di gran affollamento in tutti i porti in zona. Risultato ad ogni chiamata, da Golfe Juan a Beaulieu, ci veniva risposto, pur cortesemente a la prochaine... Così  per 10 volte! Scartata l'idea di fermarsi in rada, non avendo grandi rassicurazioni dalle previsioni meteo, abbiamo raggiunto Cap d'Ail, dove l'addetta alle comunicazioni, pur dicendoci di non aver posti per 2 barche di 30-32 piedi, ha intuito la nostra stanchezza e dopo aver telefonato ad un utente del porto al momento assente, ci ha poi rassicurato, che la "nave" di 30 metri in questione non sarebbe tornata fino all'indomani...

        

Suggestivo ormeggiare all'inglese due microbi come i nostri a bitte distanti decine di metri, a fianco di mezzi inimmaginabili.... ci sentiamo decisamente fuori posto, noi piccoli risparmiatori! Anche e soprattutto di fronte a certe vetrine! Abbiamo così chiuso le ferie, con un giorno d'anticipo, ma senza nessuna recriminazione: sono stati tutti, dal primo all'ultimo, giorni comunque indimenticabili!!!

 

PIACERI DELLA VITA IN BARCA A VELA

Oltre alla goduria abbondantemente fornita dalla già citata navigazione a vela, come non ripensare con un sorriso assente a tutti quei momenti che rendono unica la vita in barca, specie se a vela?

              

A scelta, praticamente impossibile decidere tra la navigazione in tutto relax e le sue quiete atmosfere, i bagni in rada, il gusto di cucinare come si deve anche nella propria piccola barchetta, gli aperitivi al tramonto, la poesia dei tramonti stessi...

 

Note sull'equipaggio

        

Poco da dire, ottimo! Il timoniere Ombretta si è dimostrato volenteroso, impegnato a superare un comprensibile iniziale timore verso le boline più feroci. Diciamo che ancora non riesce a cogliere appieno in fascino della falchetta in acqua, ma almeno, nel caso, ora riesce ad evitare il panico... Il mozzo Zarina (tanto lei non ci legge, non sa che il riconoscimento di Ammiraglio da lei preteso, è solo fittizio! ;-)) ha dato il suo meglio dimostrando di aver preso tutto dai padroni, con la sua avversione per la navigazione a motore. Preferisce di gran lunga godersi la tranquillità della vela, pisoccare tranquilla, giocare in quadrato senza disturbar nessuno, passar ore in pozzetto a controllare vigile il via vai di banchina. Davvero troppo brava!

A questo punto credo di non esser stato l'unico, dei tre a bordo, che ancor prima di rientrare ad Aregai, stava già pensando alla rotta delle prossime vacanze... ;-) :-) :-D

 

Capt. Simon, Ombretta & Zarina

 

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