19 Giorni, Tutti Passati Tra Le Rade e Le Baie Della Corsica Ovest

Vacanze in Corsica - 01 => 19 agosto 2009

Diarione sulle vacanze 2009, un'esperienza unica, che mi ha stregato, dopo anni di stazionamento per lo più in porti ho assaggiato il gusto della libertà, del mare 24 ore su 24.
E' stato impegnativo ma fantastico: mare, sole, vento (forse poco... ma per la prima vacanza "tutta rade" va bene così), bagni, sole, relax e pure gran bei momenti di cacciasub.

Ecco il video ed il diario fotografico, per sapere com'è andata....

Video Streaming

 

Qua invece potere scaricare il file .wmv in alta qualità

 

Il buon detto "volere è potere" è sacrosanto... se son riuscito io, che soffrivo di vertigini, ad arrampicarmi per 13 dondolanti metri divertendomi pure!!! Controlli pre-partenza ad albero, sartie, crocette, rinvii & co, poche ore prima di mollare gli ormeggi, la notte del primo agosto:

clikka sulle anteprime x ingrandire le foto

Traversata a dir poco meravigliosa, passata in men che non si dica alternandoci coi turni di guardia ogni 3 ore, io ed Ombretta (n.d.a.: consorte). Tutto motore, ma mare letteralmente vitreo, dove si rispecchiava ogni singola stella, via lattea impressionante per luminosità e scie luminose di plancton verde tutto attorno.
Son seguiti due giorni di stop forzato a Calvi (Corsica nord-ovest) per un colpo di vento di libeccio, affrontato al campo boe, e per sostituire il canottino a remi letteralmente scoppiato, con un tenderino a motore più serio ed efficiente.
Quindi abbiamo fatto rotta sulla riserva naturale della Scandola, costa ovest. Abbiamo capito subito perchè è patrimonio mondiale dell'UNESCO!!! Plongee interdit, impossibile anche vedere cosa c'è li sotto. So solo che lo scandaglio pareva impazzito, marcava branchi immensi e continui di pesci... Allucinantemente bella! La visita anni fa in moto non ci aveva fatto render conto di quale spettacolo naturale sia in realtà, ma anche queste foto non rendono :-/ ...

  

Ecco il passaggio di Gargalu, il punto più occidentale della Corsica, nel cuore della riserva: un metro e mezzo di spazio utile per lato - causa rocce sotto la superficie - e solo 40 cm d'acqua sotto la chiglia... fiato sospeso e acqua irreale:

  

Son seguiti due giorni di sosta, nel golfo della Girolata, una piccola baia, con costruzioni di legno, poche e bellissime case in pietra ed accesso solo via mare o tramite chilometri e chilometri di sentiero a piedi. Niente auto, niente moto, solo piccoli quad da lavoro e mezzi elettrici, un sogno immerso in una macchia verdissima, apprezzato anche dalla nostra gattina "Zarina":

  

Ed ecco uno dei sospettosissimi saragoni corsi, pronto per esser debitamente onorato alla piastra: :-D

La tappa successiva è stata alle Isole Sanguinarie, dove il sole al tramonto ci ha mostrato appieno il perchè di questo nome...

Il giorno successivo ha visto una delle poche ma bellissime veleggiate della vacanza (poche brezze e troppo deboli), in cui abbiamo potuto spegnere il motore e goderci il vento in silenzio:

Una notte a Porto Pollo, ancorati davanti a questa splendida spiaggia:

Godendoci i nostri quotidiani aperitivi serali in pozzetto (alternando spritz con prosecco, pastis e gin tonic, guai alla noia!!! ), preparati con cura da Ombretta. A proposito, foto di rito alla paziente ed entusiasta consorte, timoniere (quando è momentaneamente a riposo il fido timone automatico "Simbad"...), ufficiale in seconda e addetta ad ormeggi ed ancoraggi:

  

Dopo Porto Pollo, abbiamo passato qualche giorno a Campomoro, piccolissimo agglomerato di case. Niente alberghi, niente palazzi, niente costruzioni che non fossero in pietra e perfettamente integrate con l'ambiente...

Ho quindi trovato una piccola lingua di sabbia in cui ho "sepolto" per bene l'ancora Delta e di li non mi son più mosso per 4 giorni, meditando propositi di caccia ai cari dentici corsi... Non avrei accettato la fine delle ferie senza aver prima incontrato e catturato il mio "primo" dentice!!!
Prima pescata all'alba a vuoto, cappottone dopo aver padellato due saraghi enormi e non esser riuscito ad agguatare un grosso denticione ed un'orata "over" (erano in coppia) in fondo a un canalone troppo lungo e troppo profondo (da 12 a 18 mt...). Impossibile per me soprendere due pesci così grossi e scaltri, pronti a percepirmi in quell'acqua limpidissima!
Dopo due uscite abortite in partenza per eccesso di libagioni le sere precedenti, tento un'albata l'ultimo giorno utile, ma dopo aver incassato il "buona pesca" di rito dalla moglie di un amico...
Ho iniziato strappando un bel barracuda... ma per fortuna a volte la superstizione non conta e, al secondo tuffo mi metto all'aspetto, tranquillo, su un pianoro a 15 mt, prima di una caduta nell'abisso: ecco un branco di dentici!!! Che emozione!!! :-D Mi puntano decisi, cattivissimi. Sembra prospettarsi una cattura facile facile, anche perchè i pesci non sono immensi... e invece, a pochi metri, ma troppi per il mio fucile, il branco arresta la carica e si sparpaglia, esibendosi in un carosello di giravolte... reduce dalle prove di vedo-non vedo coi saragoni, provo ad occultarmi completamente, per poi rifare lentissimamente capolino dopo un attimo.
Funziona! Un esemplare rompe gli indugi e si avvicina seguito dal branco, ma sempre a spizzichi e bocconi, senza la decisione iniziale. Ho fiato, attendo di poter collimare quello che credo più grosso e tiro!!! Ho mirato alla testa e l'ho insagolato poco prima della coda... che scatto poderoso!!! Il pesce fugge tra le rocce del pianoro.
Ho ancora un pò di fiato, ma seguo i propositi delle ferie: NESSUN RISCHIO per nessun motivo! Risalgo, dando sagola col mulinello. Lo riprenderò con calma, dopo il giusto recupero del fiato, so che è preso saldo, in sagola in un punto resistente e posso permettermelo.
Nel tuffo successivo, poco lontano, altri dentici delle stesse dimensioni arrivano a tiro. Li attendo, quando uno è ad un metro e mezzo dall'asta, lo collimo e con un accenno di sorriso, faccio pure "Bang!" ma solo col pensiero!!! Un esemplare basta, per me ed Ombretta, non sarei in pace con la coscienza, infierendo inutilmente sul secondo:

Si dimostrerà di un kg, pulito, quindi gran cena inaugurando al meglio il forno della barchetta: ;-) 

La vacanza comunque ha visto anche moooolto relax, per tutto l'equipaggio, specialisti della siesta e non:

  

La discesa lungo la costa ovest si è arrestata nel golfo di Tizzano, meraviglioso fiordo dove abbiamo deciso di fermarci per un paio di giorni. Dal nostro punto di vista, meglio godersi fino in fondo un ancoraggio, anche a scapito della scoperta di luoghi diversi, piuttosto del mordi e fuggi in mille baie diverse ogni giorno... ;-)

  

Dopo una risalita a tappe inverse, che ci ha permesso di avvistare un capodoglio di fronte a Porto, ci ha aspettato la traversata di rito. 85 miglia senza prender nulla a traina e senza veder delfini, ma solo tante libellule:

Per noi sono state le prime ferie "a tutto mare", 19 giorni dormendo e vivendo sempre in rada, con soste (2) brevissime in porto solo per fare acqua e carburante. Un bel risultato per il nostro guscetto che non è di certo uno yacht, con 20 anni sulle spalle!

La mia allergia per traffico, città e caos è aumentata a dismisura, l'isofferenza verso un certo modus vivendi pure , il legame col mare invece si è rinsaldato all'inverosimile!!!

 

Capt. Simon, Ombretta & Zarina

 

 

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